Image 01

Archive for novembre, 2010

Sanatoria c.d. di rottamazione dei ruoli – diniego condono – legittimo affidamento – Statuto del Contribuente – superamento finestra temporale al momento dell’adesione – perfezionamento condono

sabato, novembre 27th, 2010

 

La sanatoria della c.d. “rottamazione dei ruoli” di cui all’art. 12 della L. n. 289/2002 è stato oggetto di cinque novelle legislative, nonché di ben 13 circolari interpretative dell’Agenzia delle Entrate.

Alcune Agenzie periferiche, approfittando del caos normativo, hanno considerato i pagamenti effettuati per aderire al condono alla stregua di meri acconti, anche mediante la formazione di cartelle esattoriali “fantasma”.

Nella sentenza segnalata la Commissione Tributaria Provinciale di Grosseto, dopo aver ricostruito, non senza difficoltà, l’articolato excursus normativo, rileva che la definizione dei carichi di ruolo pregressi era subordinata ad una duplice condizione:

  • una di carattere temporale, legata alla data di consegna dei ruoli, peraltro conoscibile dal solo Concessionario;
  • l’altra di carattere sostanziale, consistente, da un lato, nella sottoscrizione del modulo di adesione trasmesso dal Concessionario e, dall’altro, nel versamento delle somme richieste dallo stesso Concessionario.

Nel caso di specie il contribuente aveva fedelmente ottemperato alle istruzioni del Concessionario ed ha potuto superare la finestra temporale creata dalle varie stratificazioni normative in forza dello Statuto del Contribuente (con particolare riferimento al legittimo affidamento) e della disposizione di cui all’articolo 1, 2° comma, della L. n. 212/2003, di conversione in legge con modificazioni del D.L. n. 143/2003.

Avv.ti Michele Costa e Dina Paoli

Commissione Tributaria Provinciale di Grosseto, sentenza n. 184-3-10 del 14 – 28.10.2010

Lotta alla corruzione

domenica, novembre 21st, 2010

 

Le continue inchieste su diversi gravi episodi di illegalità nei rapporti tra politica e affari pongono l’interrogativo sui mezzi più idonei per combattere questa forma di criminalità, che oltretutto arreca ingenti danni anche all’economia del nostro Paese.

Si segnala che l’Italia non ha ancora ratificato la Convenzione penale del Consiglio d’Europa sulla corruzione (Strasburgo, 1999), che pur ha sottoscritto.

Nel sito della Camera dei Deputati sono rinvenibili tre proposte di legge, di cui una recentissima, che non stanno facendo passi in avanti.

La prima, di iniziativa parlamentare, è stata presentata il 29/04/2008, ha preso il n. C 268 <<Ratifica ed esecuzione della Convenzione penale del Consiglio d’Europa sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 27 gennaio 1999, e della Convenzione civile del Consiglio d’Europa sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 4 novembre 1999>>, ma, alla data odierna, sembra non essere mai stata trattata.

Tra i testi di tale proposta di legge, comunque, sono ricomprese le due convenzioni in lingua inglese e la traduzione (non ufficiale) in lingua italiana.

La seconda, sempre di iniziativa parlamentare, è stata presentata il 14/10/2008, ha preso il n. C 1786 <<Ratifica ed esecuzione della Convenzione penale del Consiglio d’Europa sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 27 gennaio 1999, nonché norme di adeguamento dell’ordinamento interno>>, ma anch’essa, alla data odierna, sembra non essere mai stata trattata.

La terza, ancora di iniziativa parlamentare, è stata presentata il 15/11/2010, ha preso il n. C 3859 <<Ratifica ed esecuzione della Convenzione civile del Consiglio d’Europa sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 4 novembre 1999, e della Convenzione penale del Consiglio d’Europa sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 27 gennaio 1999, modifiche al codice penale, al codice civile e altre disposizioni contro la corruzione>>, ma, essendo recentissima, non è mai stata trattata.

Nel sito del Senato della Repubblica è rinvenibile un altro disegno di legge, sempre di iniziativa parlamentare, che è stata presentato il 26/06/2008, prendendo il n. S 850 <<Ratifica ed esecuzione della Convenzione penale sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 27 gennaio 1999, nonché norme di adeguamento dell’ordinamento interno>> e che è in corso di esame in commissione.

Nel sito del Senato è altresì rinvenibile il disegno di legge, di iniziativa ministeriale, che è stato presentato il 04/05/2010, prendendo il n. S 2156 <<Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione>> – il c.d. disegno di legge anti-corruzione –, che è in corso di esame in commissione.

Tale disegno di legge si raccorda alla Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite contro la corruzione, adottata dalla Assemblea generale dell’ONU il 31 ottobre 2003, firmata dallo Stato italiano e ratificata ai sensi della legge 3 agosto 2009, n. 116, ma non con la Convenzione penale del Consiglio d’Europa sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 27 gennaio 1999, che non viene nemmeno nominata.

Si nomina, invece, il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO), organismo istituito nell’ambito del Consiglio d’Europa, di cui l’Italia fa parte dal 2007, che, tra le altre raccomandazioni formulate, ha invitato il nostro Paese ad adottare efficaci politiche di prevenzione della corruzione e, tra queste, quella di un Piano nazionale anti-corruzione, ed a riferirne dinanzi al Consiglio d’Europa il 31 gennaio 2011.

Avv. Michele Costa